Vita, e morte del venerabil P. F. Alipio di S. Giuseppe
Vita, e morte del venerabil P. F. Alipio di S. Giuseppe Scalzo di S. Agostino Palermitano della congregazione d'Italia, in odio della confessione della S. Fede di Giesù Cristo, crudelissimamente ucciso da' Turchi di Barberia, nella città di Tripoli, a 17 di febbraio l'anno 1645.
Rome: Ignatio de' Lazzari, 1657.
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5. Sacrifices of self: Martyrology and crusades including Reconquista (12th-20th Century) 7. Sacrifices of self: Martirology and Catholic global missions (16th-18th Century)
5. Sacrifices of self: Martyrology and crusades including Reconquista (12th-20th Century) 7. Sacrifices of self: Martirology and Catholic global missions (16th-18th Century)
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Edited by: Michele Bosco
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“Relazione degli atroci tormenti e crudele morte patiti dal ben’ avventurato Fr. Alipio di S. Giuseppe chierico professo dei frati Scalzi di S. Agostino della Congregazione d’Italia, nativo della città di Palermo, in detestazione della falsa et iniqua setta di Maometto et in testimonianza della fede di Gesù Cristo in Tripoli di Barbaria a 17 febbraio 1645”
Venice: n. p., 1646.
V[enerabile] P[adre] Fra’ Alippio da S[an] Gius[eppe] Agost[inia]no Scalzo Pal[ermita]no Ucciso in Tripoli in odio della S[anta] Fede nel 1645. [18th Century]
from: Picture in anonymous devotional card
Effigie del Venerabil Padre Fra Alipio di S. Giuseppe, scalzo di S. Agostino Palermitano, in odio della nostra santa Fede crudelmente ucciso da' Turchi in Tripoli di Barbaria à 17. di Febbraio 1645. La maggior parte delle cui Ossa fù maravigliosam[en]te trasportata à Sicilia nella terra di Palma. (1657)
from: Maggio, F.M. Vita, e morte del venerabil P. F. Alipio di S. Giuseppe Scalzo di S. Agostino Palermitano della congregazione d'Italia, in odio della confessione della S. Fede di Giesù Cristo, crudelissimamente ucciso da' Turchi di Barberia, nella città di Tripoli, a 17 di febbraio l'anno 1645. Roma, Ignatio de Lazzari, 1657.
Histoire très véritable de la cruelle mort soufferte par [...] Frère Bernardin Deguisany, en la cité de Marque en Barbarie
Paris: Vve Roffet, 1606.
Carta que escrivió el Capitan Don Antonio de Lima, cautivo en la ciudad de Argel, al R. P. M. Fr. Gabriel Gómez de Losada, Redemptor dos vezes del Orden de N. S. de la Merced Redempción de Cautivos; en que le avisa de la muerte del Hermano Pedro de la Concepción, fundador de los Hospitales de Argel, que padeció en defensa de nuestra santa Fé, y la grande constancia que tuvo en ella
n. p.: n. p., 1667.